Il diario di Anderas Festival Letterario 2023: sabato 9 dicembre 2023

Sabato 9 dicembre al Festival Anderas è stata un’altra giornata ricca di suggestioni, poesie e racconti.

Dopo l’inaugurazione a Selargius e San Gavino, primo evento della mattina sempre a Selargius (Centro Culturale di piazza Si ‘e Boi) con “In cammino -Anderas” seconda edizione, a cura dell’Associazione Incontri di-Versi, una rassegna poetica per rivivere e scoprire anche i versi di Faustino Onnis.

Alle 11 spazio a una bella chiacchierata con Claudio Moica che ha presentato il libro “Non scrivo poesie di domenica”, in dialogo con Duilio Caocci

Le poesie, ha raccontato l’autore, nascono da un’idea di libertà attraverso anche esperienze forti, come la visita a un reparto di psichiatria dell’ospedale “Sirai” di Carbonia,  o a un carcere. Esperienze di ascolto e scoperta dell’altro, del bisogno di abbracci, di contatti che non esistono più. Esperienze attraverso persone che cercano speranza e che stanno “girando il mondo” per trovare il proprio posto. Per Moica queste interazioni valgono più di mille riconoscimenti e premi.

Il libro “Non scrivo poesie di domenica” (Pettirosso Editore) si apre con una citazione biblica. La domenica è un giorno di riposo, in cui non si scrivono poesie. Moica si prende il tempo per la riflessione, per il contatto della natura, per raggiungere luoghi ispirativi.

“Se ci stacchiamo un attimo dalla quotidianità, dal clamore delle giornate e ci immergiamo nella natura riusciamo a trovare delle risposte”. In realtà, sottolinea, esistono segnali interessanti anche nella dimensione quotidiana.

Moica ha ricordato anche la grande umiltà dei poeti che ha conosciuto, così come il prezioso approccio con le persone sfortunate, l’attenzione agli ultimi, frutto anche di una forte ispirazione spirituale che lo guida.

Altro aspetto importante è quello del rispetto della natura, tema ricorrente nel recente dibattito isolano sull’installazione delle pale eoliche: “Se continuiamo ad offendere il territorio, che non è solamente degli uomini, la Natura ce la farà pagare”. Una consapevolezza che va rafforzata giorno per giorno attraverso un atteggiamento nuovo e diverso.

Infine, l’autore ha ricalcato il tema dell’ascolto, citando l’esperienza con un senegalese all’uscita di un supermercato. L’ascolto è un tramite per conoscere e condividere esistenze e storie.

Nel pomeriggio il Festival Anderas si è spostato in un’altra delle quattro sedi, ovvero Pirri, presso l’ Ex-Vetreria. Un pomeriggio di poesia e letture aperto da Lorena Carboni che ha presentato “L’ospite indelicato” con le letture a cura di Simonetta Soro.

“L’ospite indelicato è quello che non aspetti, o che non arriva, o che arriva in anticipo o in ritardo. Invadente, o eccessivamente silenzioso. Inquietante. A volte, non desiderato, e perturbante.”

Lorena Carboni, scrittrice sardo-lombarda, che ha pubblicato con le Edizioni Nem, disegna un’umanità vicina e lontana. Come detto nella presentazione, nelle sue pagine c’è un continuo “dentro e fuori”, “vero e finto”, “assenze e presenze”.

“Guido, i’ vorrei che tu Lapo ed io” è stato il titolo del reading delle poetesse e dei poeti – tanti i giovani presenti – introdotti da Duilio Caocci con la partecipazione di Francesco Ottonello.

Sul palco sono saliti, a rotazione, Cinzia Novati, Paolo Angioni, Carlo Boassa, Riccardo Cabitza, Ilaria Demurtas, Matteo Scarano, Sergio Cicalò, Mario Cubeddu, Anna Cristina Serra, Nino Landis, Claudio Moica, Angelica Piras.

Toccante è stato anche il ricordo del Festival nei confronti del poeta Benvenuto Lobina, con le letture di Anna Cristina Serra e Michela Atzeni, evento in collaborazione con Cada Die Teatro. 

Lobina (Villanova Tulo, 8 gennaio 1914 – Sassari, 29 dicembre 1993) è stato uno degli scrittori isolani più importanti del Novecento. Sentimenti, emozioni ed impegno si mischiano nelle parole, tra poesia e prosa, cariche di emozione e di speranza. Parole che riecheggiano attuali nonostante un’esistenza cominciata a cavallo tra le due guerre mondiali.

Grande finale, in diretta, con Clara Farina che ha presentato “A boghe crara. Ammàjos de versos e mùsica” in dialogo con Anna Cristina Serra. Versi ammalianti, di speranza e di forza, con una interpretazione intensa, che ha chiuso perfettamente questa seconda, ricchissima di spunti, giornata di Anderas.

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