“Sonniu” di Giuseppe Tirotto
Motivazione:
Sulle ali del sogno viaggia il ricordo di un amore e di una storia che non hanno avuto modo di trasformarsi in realtà, di esplodere in tutta la loro possibile energia. Un amore e una storia di silenzi e di cicatrici, di cose non dette e di sapori non goduti, fiori incapaci di sbocciare. E’ un sogno che dura quasi nulla ma che poi continua nelle vibrazioni di un rimpianto che non riesce a trovar pace ma che nei versi, dolci e profondi, cerca un filo di serenità.
“S’Amore” di Antonio Brundu
Motivazione:
Versi delicati e teneri si inseguono in un crescendo di metafore che esprimono felicemente il calore dell’incontro, la gioia dell’offrirsi e del ricevere. E’ il mare che si unisce al tramonto, la luce che avvolge la vita, in una promessa fatta di profumi e di voli di passione. Germoglierà quel seme ed esploderà la primavera.
“T’intendo” di Tetta Becciu
Motivazione:
Tra le ombre ed i silenzi si alzano i richiami della nostalgia di un amore che è ancora lì, con i suoi passi toccanti ed i rimpianti che lacerano l’anima. Si rivivono momenti impossibili da dimenticare, i doni che furono e i sogni e i desideri ancora accesi. La notte si apre più forte delle ombre e dei silenzi, e nel buio il richiamo si fa sempre più alto.
“Bribidos de coro” di Giuseppe Delogu
Motivazione:
Arrivano prima o poi i capelli bianchi a cucire con i fili del rimpianto i ricordi di brividi che davano vita ed energia. Resta la memoria di quel particolare, di quel segno che rimane impresso, piccolo e indelebile, unico testimone e compagno di un tempo che inesorabile avanza, senza riuscire a cancellare quella notte lunga di sguardi e di carezze, di deliri e di brividi, di passioni che non moriranno mai.
“Tui chi ascurtas” di Sandro Chiappori
Motivazione:
E’ il poeta che fa sentire la sua voce. Una voce roca ed amabile che arriva con la brezza a cantare l’amore, a sussurrare versi che rasserenano, che cacciano via la tristezza. L’amore è gioia e dolore, da sempre, la vita è gioia e dolore, e la poesia è la fedele compagna, nei momenti belli e nei momenti brutti. Ma basta la voce del poeta che si sparge sulle scogliere a dare nuova linfa e nuove speranze. A volte basta soltanto ascoltarla.
“Ses tui” di Angelica Piras
Motivazione:
E’ l’amore che accende la vita, che accende la notte e le sue fantasie. E’ di notte che si fa più prepotente il desiderio, il bisogno di rovesciare il cielo e rovistare le stelle. E non si spegne il fuoco profumato di azzurro, non si spegne la voglia di cantare e di ballare quando i baci e gli abbracci ti fanno sentire donna e bambina.
“Eliana andendi e torrendi”
Motivazione:
Inno alla donna che non si ferma mai, che è sempre pronta a dare tutta se stessa quando gli altri hanno bisogno: c’è sempre per gli altri, mai per se stessa. Con grande e gustosa ironia viene descritta la sorte di tante donne che hanno speso e spendono la loro vita per risolvere i problemi di chi sta intorno. Senza fermarsi mai. E anche il più piccolo desiderio, sdraiarsi d’estate su una spiaggia al sole, rimane soltanto un desiderio.
“Su staulu de su bisongiu” di Teresa Piredda Paoloni
Motivazione:
La vita molte volte è fatica, è attesa, rassegnazione, manca la voglia di esserci. Anche le speranze e i desideri paiono di poco conto, e il futuro appare povero di gioie, perché anche il futuro viene impedito. Viene rubato! Eppure il bisogno è grande, è grande il bisogno di cantare, il bisogno di riempire i granai di versi e di sogni. E dentro i sogni i desideri non son di poco conto.
“Fiat i est ancora, Poeta di amori” di Vincenzo Pisanu
Motivazione:
Omaggio al Maestro che non c’è più, e che pure c’è ancora, nel ricordo e nell’affetto di chi ne conserva intatto l’insegnamento e la guida. Vive ancora nelle canzoni di allegria, nei suoni del ballo e nei canti tristi, nelle favole che regalava e nell’orgoglio che mostrava nell’amare la sua terra. E nei suoi versi, versi di giustizia e di libertà, che molti cantano e canteranno ancora. Perché i Poeti, i Grandi Poeti, non muoiono mai.
“Morte e passione” di Gonario Carta Brocca
Motivazione:
Con un linguaggio potente, ricco e profondo, il poeta dà voce ai protagonisti della passione e della morte del Cristo invertendo non casualmente i termini (prima viene la morte poi la passione, davvero non a caso!) facendo alternare le figure chiave di un passo centrale della storia del Cristianesimo che ha da sempre stimolato le suggestioni e le riflessioni di autori credenti e non. Ne vien fuori una vera e propria opera teatrale che procede piena di poesia e di fede senza tentennamenti né incertezze disegnando un quadro di notevole significato poetico e di grande valore stilistico che testimoniano la piena maturità raggiunta dall’autore.
“Logu” di Giovanni Chessa
Motivazione:
Le parole della silloge si fanno suoni e rumori a volte dolci a volte aspri, quasi voce di una terra che parla una lingua a tratti misteriosa ma sempre comprensibile nelle sue assonanze. Efficaci le immagini e le metafore, in una ricerca linguistica originale che apre a nuove ricerche e a nuove scoperte che fanno intravvedere interessanti potenzialità. Sembrano delinearsi sentieri tutti da esplorare e da percorrere, ma che promettono traguardi di indubbio valore.
“Ligados umpare” di Salvatore Pintore
Motivazione:
Felice incontro tra tradizione e modernità, tra la lingua dei Padri utilizzata con padronanza e i percorsi del nuovo che si delineano in scioltezza. Ulteriore testimonianza delle potenzialità della poesia in lingua sarda e valido contributo alla crescita di un movimento che sembra essere pronto ad un salto di qualità e a nuove e promettenti sperimentazioni. Sembra buona la strada imboccata dall’autore, che si distingue per uno stile essenziale e la musicalità dei versi.
“Tessingius” di Guglielmo Piras
Motivazione:
Una tessitura di versi che si rifà ai modelli e ai temi più propri della tradizione, dove trovano spazio le poesie di circostanza e di dedica e i moduli della poesia cantata, le riflessioni sul passato ricchi di ricordi e di nostalgie e gli inni alla poesia e ai bambini. Felice espressione della poesia campidanese in cui appaiono in tutta la loro chiarezza gli insegnamenti di Grandi Maestri.
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